Nella mattina di domenica 7 febbraio circa un centinaio di persone aderenti al Comitato Cittadini Alluvione Nonantola hanno dato vita a un presidio davanti alla sede modenese di AIPO denunciando i disagi e il costo sociale dovuti all’emergenza dell’alluvione che ha colpito il modenese ormai due mesi fa e lanciando una class action contro l’agenzia interregionale per il fiume Po.
Qui di seguito il comunicato del comitato:
Oggi abbiamo fatto la prima manifestazione pubblica a Modena.Abbiamo deciso di ritrovarci davanti alla sede modenese di Aipo. È tutto iniziato due mesi fa quando, per colpa della mancata gestione e tutela del nostro territorio, l’acqua ha rotto gli argini ed è entrata nelle nostre caso. Abbiamo conservato quell’acqua e gliela abbiamo portata in casa: 80 L di acqua e fango.Eravamo qua stamattina per comunicare ufficialmente l’avvio della class action nei confronti di Aipo. Sono intervenuti diversi comitati del territorio modenese che già avevano subito la medesima emergenza. È intervenuto anche un giornalista che da diversi anni studia le contraddizioni in seno alla gestione del nodo idraulico del nostro territorio.Il presidio è poi continuato denunciando le problematiche che la comunità sta vivendo in questa fase come ad esempio il raddoppio delle utenze di luce e gas e le mancate agevolazioni promesse dall’Amministrazione rispetto alla possibilità di accedere ai prestiti necessari senza alti tassi di interessi. Il costo sociale dell’emergenza non può essere pagato da noi!Appuntamento a domani sera per la nostra assemblea.
Che dire ancora…buona la prima!Comitato Cittadini Alluvione Nonantola